Il mio editore – goWare, a cui devo la pubblicazione e il successo de “Le tessere mancanti” – ha dato la sua approvazione al sequel, che ho recentemente completato, e abbiamo già iniziato a lavorare all’editing, per lucidare il testo e fare uscire il libro entro l’estate.
Stiamo ancora finalizzando il titolo e la copertina – forse verrà confermato il titolo da me proposto “Su il sipario” o forse no – e quindi posto soltanto una foto del manoscritto, anche questa volta piuttosto corposo.
Il primo spunto per la trama della seconda indagine del commissario Bonelli mi è arrivato in occasione di una cena, dove ho incontrato degli amici che non vedevo da anni.
L’atmosfera era allegra, frizzante, affettuosa: una scenario perfetto per una commedia brillante, insomma, ma la giallista che è in me e che è sempre in agguato ha rimuginato sul fatto che il tempo ci cambia, e non parlo (o almeno non solo) dell’aspetto fisico.
Ed è così che è nata l’idea di riunire, in una villa sulla riviera ligure, degli ex-compagni di università, cambiati assai di più di me e dei miei vecchi amici, e non certo per il meglio.
Si tratta di un caso piuttosto complesso e il commissario Bonelli avrà il suo bel daffare per districarsi tra segreti e bugie, piste e depistaggi.
Io, in quanto autrice, posso solo dire che mi sono divertita a scriverlo: a ingarbugliare l’intreccio e le indagini del povero Bonelli, certo, ma anche a fornirgli degli indizi che il suo intuito non mancherà di cogliere. E, questa volta, mi sono anche intrufolata nella sua vita privata, che – dopo l’arresto seguito all’abbandono della moglie, di cui si parlava nel primo libro – ha ricominciato lentamente a fluire.
È tutto per adesso, ma seguiranno altri aggiornamenti.